
La psicologia digitale si occupa dell’interazione uomo-tecnologia e dell’impatto dei nuovi media sul funzionamento mentale, comportamentale e relazionale.
Che cos’è la Psicologia Digitale
La psicologia digitale, detta anche cyber psychology, web psychology o psicologia del web, è una disciplina emergente che si dedica a studio, comprensione, ricerca e intervento nell’ambito delle nuove tecnologie.
Non abbiamo ancora una definizione formale di psicologia digitale; si parla di psicologia digitale soprattutto nell’ambito dell’economia comportamentale, in particolare nelle strategie di marketing.
Di cosa si occupa la Psicologia Digitale
Gli ambiti di cui si occupa la psicologia digitale sono 4: clinica, sociale, ricerca e sviluppo, marketing digitale.
Vediamoli nel dettaglio.
Ambito clinico: fa capo alla psicologia clinica tutto quello che riguarda l’utilizzo di strumenti digitali da soli o in associazione con le pratiche tradizionali
Ad esempio, pensiamo a realtà aumentata e virtuale, uso di app, dispositivi indossabili, videogame nel setting terapeutico, ma anche a situazioni da porre all’attenzione clinica come il phubbing o all’e-health e m-health
Ambito della psicologia sociale: possiamo dire in estrema sintesi che questa branca della psicologia si occupa dell’interazione tra persone e di molti fenomeni che avvengono tra gruppi, categorie sociali e relazioni intergruppi;
Ad esempio, traslando queste dinamiche nel digitale, pensiamo a fenomeni come fake news o i baby influencers, o ancora i movimenti nati online magari attorno ad un hashtag, come il #thinspiration
Ambito della ricerca e sviluppo: nella ricerca pura sul nostro rapporto con la tecnologia, così come nel supporto nello sviluppo di nuove applicazioni
Ad esempio, senza andare troppo lontano, pensiamo a tutto quello che nella vita quotidiana ci circonda: smart speakers, wearable devices, visori come l’oculus quest e in generale tutti i dispositivi di internet of things e della domotica o le smart cities
Ambito di marketing ed economia comportamentale: la pubblicità da sempre si serve delle evidenze portate dalla psicologia sociale per sviluppare idee sempre più accattivanti e persuasive; il digital marketing non è da meno
Ad esempio, come vedremo a breve in un articolo dedicato, il digital marketing fa ampio uso di euristiche e insight della psicologia sociale, come nel digital sensory marketing
Cosa fa lo psicologo digitale
Il cyber psicologo, lo psicologo digitale, si occupa di esaminare e comprendere i comportamenti, i pensieri, le emozioni, le conseguenze, legate all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Quello dello psicologo digitale è un ruolo trasversale, dal marketing, alla psicologia clinica e alla ricerca pura.
Per esempio, può avvalersi della tecnologia nella sua pratica clinica, come nella terapia cognitivo comportamentale digitale per l’insonnia; può occuparsi delle motivazioni che ci spingono a credere alle fake news sull’antivaccinismo o non scaricare l’app Immuni; ma anche studiare fenomeni come le selfie deaths.
In generale possiamo dire che lo psicologo digitale si concentra sullo studio dell’interazione uomo-macchina e su come siamo quotidianamente influenzati dalla tecnologia.
Perché la Psicologia Digitale: a cosa serve
E’ innegabile: siamo sempre connessi: smartphone e smart tv, assistenti vocali, smartwatch ecc.
Passiamo almeno due ore e mezza al giorno attivamente connessi, un fenomeno trasversale a tutte le età (per approfondire: dati Audiweb, Agosto 2021). Siamo quotidianamente influenzati dalla tecnologia, siamo dei consumatori digitali che si muovono sempre più agilmente nell’onlife, tra offline e online.
Dal un lato, la tecnologia offre una miriade di nuovi spunti di riflessione e di applicazione per gli psicologi; dall’altro, proprio questo mare magnum di opportunità rende necessario per i professionisti rendersi sempre aggiornati e consapevoli di questi nuovi mezzi, perché parte della vita di tutti noi.
A fianco alle competenze tradizionali, gli psicologi possono associare e avvalersi di nuove competenze e arricchire la loro ‘cassetta degli attrezzi’, ovvero tutte le teorie e tecniche a loro disposizione.
Questa nuova branca della psicologia troverà sempre più spazio: la psicologia digitale ci aiuta a comprendere i cambiamenti che stiamo vivendo, dandoci strumenti utili per capire, capirci e analizzare tanti fenomeni intorno a noi.
Se ne è parlato qui, alla prima Conferenza sulla Psicologia Digitale, primo evento italiano dedicato alle applicazioni digitali e tecnologiche in psicologia.
Puoi trovare anche altri contenuti nella mia rubrica di Psicologia Digitale su Stateofmind.it.
Se questo articolo ti è piaciuto fammi sapere che ne pensi lasciando un commento o condividilo cliccando qui a destra!
Photo by Leon Seibert on Unsplash.